Negli ultimi anni l’età media in Italia è salita a 45 anni e considerato che la presbiopia insorge dopo i 40 anni si può facilmente intuire che sempre più persone hanno bisogno di una correzione multifocale, ossia per lontano e vicino. La percentuale di popolazione che si attesta sui 40 anni in su è del 59,2%, ben più della metà.
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Fino a qualche anno fa la compensazione più diffusa fra i presbiti erano gli occhiali. Ad oggi, grazie alle continue innovazioni del mercato, sempre più presbiti utilizzano lenti a contatto.
Le innovazioni in questo campo si riferiscono a:
- range di poteri;
- materiali;
- design.
Le novità che si sono susseguite nell’ultimo decennio hanno portato a notevoli vantaggi: è ora possibile dare una compensazione ai portatori di LAC (Lenti A Contatto) monofocali che si avvicinano alla presbiopia ma anche a neofiti che vogliono un comfort visivo maggiore durante la giornata. Le lenti a contatto multifocali, così come gli occhiali, permettono una visione a tutte le distanze ovvero lontano, vicino e intermedio.
Ma vediamo le differenze, a livello visivo, tra occhiale e lente a contatto.
Le lenti a contatto multifocali sviluppano la loro zona di visione in modo concentrico a differenza dell’occhiale. In un occhiale la porzione da lontano è situata nella parte alta della lente, l’intermedio nella parte centrale ed il vicino nella parte bassa. Per questo motivo, per poter vedere a tutte le distanze, occorre muovere non solo gli occhi ma anche la testa. Con le lenti a contatto multifocali è possibile muovere normalmente gli occhi e mantenere una visione buona a tutte le distanze in quanto è la pupilla che contraendosi (per la visione da vicino) e dilatandosi (per la visione da lontano) determina la visione.
Le lenti a contatto multifocali sono disponibili in:
- materiale rigido gas permeabili (RGP): toriche, sferiche ed asferiche per addizioni basse;
- materiali idrogel e silicone idrogel: giornaliere, mensili o di costruzione, sferiche o astigmatiche.
Sul mercato si trovano ad oggi diverse tecnologie sempre in evoluzione per rimanere al passo con le esigenze visive sempre più dinamiche e in cambiamento.
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Come già detto in precedenza le lenti sviluppano il loro potere in modo concentrico e le due grandi famiglie di LAC multifocali sono dette “a centro lontano” e “a centro vicino” dove i poteri cambiano rispettivamente dal centro alla periferia divenendo più positive (abbiamo il potere del lontano nella parte centrale e del vicino nella parte periferica) mentre quelle a centro vicino funzionano esattamente al contrario ossia partendo dal potere da vicino diventano più negative in periferia per permettere una visione da lontano.
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Queste lenti funzionano grazie all’adattamento della pupilla in quanto, la luce in entrata negli occhi viene regolata dal diametro pupillare ma, poichè la zona di visione è costituita da più poteri all’interno dell’occhio avremo una serie di immagini posizionate a distanze diverse che creano una sorta di affollamento visivo a cui ci si deve abituare. Questo è il motivo per cui all’inizio dell’adattamento si riferisce una sensazione di sdoppiatura, di caratteri stampati male sia per vicino che per lontano. La sensazione è comune in quasi tutti i portatori e tende a sparire nel giro dei primi 10 giorni di utilizzo della lente a contatto.
Oltre alle lenti a contatto progressive abbiamo altre due tecniche di applicazione per compensare sia la visione da vicino e da lontano.
Sono tecniche chiamate Monovisione e Monovisione modificata.
La prima consiste nell’applicare due lenti monofocali, una per vicino e una per lontano; lo svantaggio di questa tecnica è la difficoltà nella visione intermedia e la perdita della sensazione di profondità (visione in 3D). La monovisione modificata viene eseguita applicando una lente monofocale e una progressiva o progressive di diversa tipologia. In questo caso la difficoltà nell’intermedio diventa minore ( se non nulla) e anche la visione in 3D viene in parte preservata.
Vantaggi e svantaggi delle lenti a contatto progressive
Vantaggi:
- si adattano alle nuove esigenze visive dei presbiti che risultano essere persone molto dinamiche e alla ricerca di comodità, anche visiva, sia quando si tratta di fare sport o semplicemente apparire più giovani in ambito lavorativo, senza dover ricorrere all’occhiale portato “sulla punta del naso”;
- campo visivo maggiore rispetto agli occhiali: non avendo l’ingombro della montatura e le zone laterali di visione sfocata tipiche dell’occhiale progressivo;
- per gli sport sono l’ideale in quanto eliminano rischi di traumi o rottura della montatura.
Svantaggi:
- periodo di adattamento: in alcuni casi all’inizio dell’applicazione si ha la sensazione che l’immagine sia stampata male o doppia;
- visione notturna: dilatandosi la pupilla la visione notturna ne risente in quanto a livello retinico ci sono molte immagini che creano confusione. È possibile notare aloni e luci “aperte”;
- Se la luminosità della stanza è bassa possibile difficoltà nella visione da vicino.
Come per ogni altro tipo di lente a contatto è molto importante rivolgersi a uno specialista della visione che determinerà in modo preciso quali lenti a contatto sono più idonee per i vostri occhi; non solo in termini di visione, quindi il potere della lente a contatto, ma soprattutto determinerà i vostri parametri oculari e del film lacrimale. Con l’avanzare dell’età sappiamo esserci una diminuzione della lacrima e per questo motivo occorre trovare il materiale migliore per i vostri occhi.
Fonti:
• ISTAT indicatori demografici – report marzo 2017
• Contact lens correction of presbyopia – Contact Lens & Anterior Eye 32 (2009) 191–192
• Presbyopic and non-presbyopic contact lens opinions and vision correction preferences – Contact Lens and Anterior Eye 40 (2017) 323–328
• Optical power distribution of refractive and aspheric multifocal contact lenses: Effect of pupil size – Contact Lens & Anterior Eye 38 (2015) 317–321
• Disability glare in soft multifocal contact lenses – Contact Lens and Anterior Eye 41 (2018) 175–179
• Light disturbance with multifocal contact lens and monovision for presbyopia – Contact Lens and Anterior Eye 41 (2018) 393–399
• Objective and subjective visual performance of multifocalcontact lenses: Pilot study – Contact Lens & Anterior Eye 37 (2014) 168–174
• Optical power distribution of refractive and aspheric multifocal contact lenses: Effect of pupil size – Contact Lens & Anterior Eye 38 (2015) 317–321
• Clinical contact lens practice – Bennet, Weissman (2017)
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Marta Farioli
Dott.ssa in Ottica e Optometria
marta@otticabenzoni.it