Cos’è la miopia?

Questo articolo si pone l’obiettivo di spiegare, con parole e concetti semplici, che cos’è la miopia. Vedremo anche come si rileva, ovvero, come ci si accorge di essere miopi e i diversi modi per compensarla. Premettiamo subito che la miopia è un difetto ottico e non è una patologia; tuttavia, è possibile che una patologia possa coesistere oppure esserne addirittura una conseguenza.

Indice

  1. Definizione di miopia
  2. Anatomia dell’occhio miope
  3. Come si rileva
  4. I mezzi compensativi
  5. I consigli per un miope
  6. Per concludere
  7. Fonti

Definizione di miopia

Vi sarà capitato di sentir parlare della miopia in modi differenti a seconda del contesto: ametropia visiva, difetto di rifrazione, difetto della vista, vizio refrattivo o ancora errore di rifrazione.

Volendo chiarire le idee, possiamo dire che la miopia non è un difetto o un errore, ma piuttosto è una delle più diffuse ametropie visive. L’ametropia è una condizione oculare in cui è presente un errato rapporto tra due elementi: potenza dell’occhio e lunghezza antero-posteriore del bulbo (distanza dal piano principale alla retina). Nell’occhio emmetrope, i raggi di luce provenienti paralleli dall’esterno arrivano sulla retina a fuoco, dando una visione nitida dell’oggetto posto all’infinito. Nelle ametropie, invece, i raggi di luce non formano un’immagine a fuoco sulla retina, bensì davanti alla retina nel caso della miopia o dietro nell’ipermetropia. In entrambi i casi, il risultato è una visione sfuocata dell’oggetto posto all’infinito. La miopia può comparire già nell’infanzia: quella semplice tende a progredire con lo sviluppo fisico, per poi stabilizzarsi intorno ai 20-25 anni mentre quella patologica aumenta progressivamente nell’arco della vita e compromette la struttura oculare.

Anatomia dell’occhio miope

All’interno dell’occhio si trova una struttura sensibile alla luce (la retina) che si attiva all’arrivo dei raggi luminosi, i quali vengono trasformati dalla stessa retina in impulsi elettro-chimici e trasmessi al cervello tramite una fitta rete nervosa (nervo ottico); i raggi luminosi sono convogliati con precisione sulla retina da due lenti, una esterna ed una interna all’occhio (cornea e cristallino) che provvedono a focalizzare questi raggi esattamente sulla retina. In mancanza di questa precisione, si presenta una condizione di ametropia visiva.

In un occhio normale i mezzi diottrici sono collocati esattamente alle giuste distanze, affinché le radiazioni luminose provenienti da un oggetto fissato dagli occhi a distanza remota convergano esattamente sulla retina; inoltre, le lenti di cui è provvisto l’occhio sono del potere necessario per far giungere esattamente sulla retina il fuoco dei raggi luminosi provenienti dall’esterno.

In un occhio miope, invece, la distanza dei mezzi diottrici (distanza tra il cristallino e la cornea) è ravvicinata rispetto ad un occhio normale, per cui in un miope la retina si trova leggermente più distante rispetto al punto di focalizzazione dei raggi luminosi, conformando una dimensione più lunga rispetto ad un occhio normale; in un altro caso, i poteri dei mezzi diottrici risultano più forti rispetto a quelli di un occhio normale, per cui pur ritrovando la giusta dimensione in lunghezza, le radiazioni luminose si focalizzano prima di giungere sulla retina.

Quindi, l’immagine dell’oggetto osservato a distanza da una persona miope risulterà indistinta; viceversa, un oggetto osservato a distanza prossima risulterà nitido in relazione all’entità della miopia. Ad esempio, un miope di 1 diottria riuscirà a veder distinti gli oggetti posti fino ad un metro di distanza dagli occhi (1/1D); un miope di 2 diottrie di miopia riuscirà a veder distinti gli oggetti posti fino a 50 cm di distanza dagli occhi (1/2D); oltre queste distanze la visione degli oggetti nel miope risulterà gradualmente sempre più sfocata e indistinta.

Si precisa che la diottria (D) è l’unita di misura con la quale si quantifica l’entità di una ametropia visiva. In relazione a tale unità di misura la miopia si classifica come segue: Minima quando compresa tra 0,25 e 0,75 D circa, Lieve tra 1-3 D, Media se >3 – 6 o 8 D circa, Elevata se >6 o >8-10 D circa, Elevatissima se >10 D.

Come si rileva

È possibile rilevare la miopia durante un qualunque esame della visione, optometrico oppure oculistico. Sarà compito dell’optometrista una volta riscontrata una miopia inviare il soggetto dall’oculista per accertare la condizione della struttura oculare e la sua integrità oppure collaborare con esso al fine di compensare al meglio il soggetto nel caso in cui egli abbia già effettuato la visita oculistica.

Per definire la giusta compensazione ottica da prescrivere per la miopia, infatti, gli operatori professionali appropriati sono l’ottico diplomato, l’optometrista e il medico oculista

I mezzi compensativi

La miopia si corregge con lenti di tipo negativo, geometricamente classificate come divergenti, che riportano l’immagine sulla retina. L’occhiale è una soluzione che rientra a pieno titolo come oggetto di moda oltre che di utilità per “vederci meglio”. È realizzato secondo la prescrizione delle diottrie necessarie a compensare la miopia, con la giusta centratura dei centri ottici; deve, inoltre, essere stabile per non incorrere in facili aberrazioni indotte dallo spostamento dei centri ottici e avere caratteristiche di centratura e conformazione rispetto al viso che solo in un centro ottico autorizzato è possibile ottenere. Inoltre, sarà compito dell’ottico proporvi le lenti più adeguate alla vostra miopia, evitando effetti antiestetici ed inutili pesi sul naso. Infine, gli occhiali dovranno essere revisionati periodicamente da un ottico abilitato, semplicemente per evitare le tipiche deformazioni da utilizzo.

La seconda soluzione è quella delle lenti a contatto, che vengono scelte con materiale e geometria adeguata al soggetto dopo alcune prove effettuate dall’optometrista contattologo. È possibile scegliere anche la soluzione delle lenti ortocheratologiche, di cui abbiamo parlato in un articolo precedente.

I consigli per un miope

La condizione miopica è stata considerata per secoli un problema invalidante. È difficile per un miope descrivere la sua condizione, specialmente se molto giovane. Anche nell’adulto la miopia può indurre problemi relazionali: basti pensare all’importanza dello sguardo per la comunicazione nella vita sociale. Non possiamo esimerci, dunque, dal dare qualche consiglio a chi riscontra una miopia, utile a diminuire la possibilità di concorrere ad un aumento delle diottrie di per sé molto probabile:

  • Aumenta il tempo trascorso all’aria aperta ogni giorno: la luce naturale e gli spazi aperti influiscono positivamente sull’occhio. Un tempo di 90 minuti al giorno è un buon inizio.
  • Limita il tempo dedicato allo smartphone, agli schermi in generale e alle attività svolte da vicino a due ore (oltre a quelle dedicate al lavoro o allo studio). Non cedere alla tentazione di avvicinarti durante le attività di lettura, disegno o giochi su schermo; puoi correggere la postura utilizzando un leggio.
  • Effettua regolarmente un esame visivo optometrico. Oltre all’esame dall’oculista, i bambini in età prescolare dovrebbero effettuare un controllo dell’efficienza visiva almeno una volta l’anno. Correggere la miopia in tempi adeguati permette al soggetto di avere un grande vantaggio sulla progressione della stessa. Occorre che i controlli periodici per seguire l’evoluzione della miopia vadano effettuati a partire dalla nascita con intervalli di un anno, specialmente durante l’età dello sviluppo.
  • Assicurati di avere una buona illuminazione nelle attività di lettura o nei lavori da vicino.
  • Chiedi consiglio al tuo optometrista di fiducia per beneficiare al massimo della visione e dei vantaggi forniti da occhiali e, soprattutto, lenti a contatto.

Per concludere

La miopia è un’ametropia sferica, in cui il piano focale dell’immagine trovandosi prima del piano anatomico della retina causa una visione sfocata da lontano. Essa rappresenta uno dei più comuni errori refrattivi e la percentuale dei miopi è destinata ad aumentare a causa di comportamenti errati.

La miopia è, di fatto, un significativo problema di salute pubblica globale, con importanti ricadute anche socioeconomiche. È fondamentale, quindi, controllare periodicamente la visione e adottare degli accorgimenti per gestire al meglio la nostra salute oculare.

Fonti

 

Dalila De Pirro
Angelo Lenoci

Dalila De Pirro – Optometrista

3292617822

daliladp3@gmail.com

Angelo Lenoci – Optometrista
3484229561
lean54@gmail.com

 

Social Share

Post Comment

Your email address will not be published.*