Ortocheratologia

Come vedere bene senza occhiali e lenti a contatto

Cosa è?

L’ortocheratologia consiste in una tecnica non chirurgica e reversibile che, attraverso l’uso di specifiche lenti a contatto ad uso notturno, permette di correggere la miopia o altri vizi refrattivi in modo da poter vedere bene tutto il giorno ad occhio nudo.
L’ortocheratologia nasce negli Stati Uniti addirittura 60 anni fa, tuttavia è solo con lo sviluppo tecnologico intorno agli anni 90 che la tecnica migliora fino a permettere di correggere miopia ed altri vizi refrattivi con sicurezza, velocità e riproducibilità.

Per chi è indicato

  • Giovani miopi con tendenza all’aumento miopico (leggere sotto)
  • Soggetti miopi in generale, con miopie fino a circa 6 D
  • Ipermetropie entro circa le 3,00 D
  • Soggetti che hanno difficoltà a portare lenti a contatto tradizionali per diversi fattori
  • Sportivi o persone che svolgono attività incompatibili con l’occhiale
  • Soggetti con motivazioni professionali i quali hanno bisogno di una buona visione senza occhiali o lenti a contatto
  • Soggetti che non vogliono o non posso eseguire chirurgia laser

In tutti questi casi, prima dell’applicazione è comunque consigliabile sottoporsi a controllo oftalmologico per verificare che l’occhio sia in buona salute e non vi siano alterazioni della fisiologia oculare.
L’ortocheratologia risulta essere un’ottima soluzione soprattutto per quei soggetti miopi che mostrano un aumento costante della miopia anno dopo anno, in quanto è stato dimostrato che l’orto-k rallenta o blocca l’aumento miopico. Spesso infatti è una tecnica che si utilizza non tanto come metodo per togliere gli occhiali, ma come trattamento clinico per rallentare la miopia. Per saperne di più sull’argomento, ci sono tantissime ricerche in letteratura, questa è una delle più attuali e complete:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29216865

Come funziona?

La lente ha un design specifico e individualizzato in funzione della topografia corneale, una mappa digitale che rappresenta la morfologia della cornea. Al contrario di tutte le altre lenti a contatto, progettate per interferire il meno possibile con la cornea, le lenti per ortok sono progettate specificatamente per modificare in maniera controllata il profilo e lo spessore corneale.

Se l’intervento chirurgico con il laser “brucia” un certo spessore di cornea per renderla più sottile, la lente a contatto con il suo appoggio produce un risultato analogo in maniera non invasiva e soprattutto reversibile, in modo che se a distanza di qualche anno si volesse interrompere il trattamento, l’occhio tornerà miope e nella sua condizione originaria.

Ci sono controindicazioni?

L’FDA, il principale organismo di tutela della salute degli Stati Uniti, ha approvato l’uso delle lenti a contatto per ortok nel 2002, in quanto metodo sicuro per tutte le età. Ci sono tantissimi articoli internazionali riguardo la sicurezza e la salute oculare di chi usa lenti per orto-k, l’ultimo su una rivista internazionale di oftalmologia risulta essere una delle più lunghe e complete a riguardo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29216865. La ricerca è uno studio su bambini e ragazzi (dai 7 ai 16 anni) che nell’arco di 12 anni hanno ricevuto trattamento ortocheratologico; tale studio ha dimostrato un profilo di sicurezza clinicamente accettabile e che l’età di inizio d’uso delle lenti e l’entità della miopia iniziale non hanno avuto alcun effetto sull’effetto del trattamento.

Detto questo tuttavia è opportuno aggiungere che tali lenti hanno comunque le stesse controindicazioni sono di chi vuole mettere per la prima volta qualsiasi tipo di lente a contatto: ipersensibilità oculare, patologie oculari in atto, comparsa di reazioni allergiche e tutte le controindicazioni mediche all’uso delle lenti a contatto. Con le lenti per ortocheratologia i rischi di effetti collaterali avversi sono sostanzialmente simili a quelli di chi usa lenti tradizionali, rischi che possono essere limitati al minimo con un regime attento di pulizia e gestione della lente, insieme a tutti consigli e controlli richiesti dallo specialista.

Che devo fare per iniziare ad usarle?

Per queste come in generale per l’uso di lenti a contatto, è consigliabile fare prima una visita dal medico oftalmologo per verificare che l’occhio sia in buona salute e non vi siano alterazioni della fisiologia oculare.

Sarà successivamente il contattologo o l’ottico-optometrista specializzato in contattologia ad occuparsi dell’applicazione e della gestione della lente a contatto. Di solito si inizia con una topografia e una notte con delle lenti a contatto di prova, in modo da vedere la risposta dell’occhio dopo la prima notte di utilizzo. Seguiranno poi altri controlli per verificare la stabilità e l’efficacia del trattamento con il passare dei giorni, in funzione del difetto visivo e ad altri fattori fisiologici oculari.

 

 

Francesco Curci

Curci Francesco – Optometrista

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