Una guida per i genitori sulla miopia

Mettere o non mettere l’occhiale (questo è il dilemma)

Portare sempre l’occhiale impigrisce l’occhio e conduce ad un peggioramento della miopia? Non portare l’occhiale affatica l’occhio e conduce ad un peggioramento della miopia? Entrambe le domande sono mal poste poiché è necessario specificare a quale situazione ci si riferisce. Un miope dovrebbe portare sempre, o quasi sempre, la compensazione ottica quando guarda da lontano. A quella distanza, la miopia produce infatti una visione sfuocata del mondo che ci circonda. Alla distanza di lavoro (entro la lunghezza del braccio esteso) la maggior parte dei miopi può riuscire a vedere nitido anche senza lenti; sarà l’optometrista a valutare, caso per caso, quale soluzione è più conveniente adottare a questa distanza sulla base dell’entità della miopia, della capacità di focalizzazione e del tipo di attività affrontate. Non esiste una regola generalizzabile per tutti i miopi.

Miopia e Nutrizione

Non ci sono studi che colleghino direttamente dieta e miopia. C’è molta ricerca che mostra che la dieta è responsabile di molti processi patologici (o che quantomeno li peggiora). Sulla base di questi studi è possibile prospettare che le diete ad alto contenuto di carboidrati potrebbero peggiorare la miopia. I bambini dovrebbero avere una dieta senza calorie in eccesso e con i nutrienti adeguati. I cambiamenti dello stile di vita (tempo all’aperto e alimentazione) possono avere un enorme impatto sulla qualità della vista e della salute oculare.

Il miope è più “flessibile”?

La miopia e l’elasticità delle articolazioni sono state messe in relazione. I cambiamenti nel collagene sclerale sembrano associati ai fattori scatenanti coinvolti nello sviluppo della miopia. Ricerche recenti suggeriscono che il collagene della sclera svolga un ruolo importante nella progressione della miopia (Yang et al., 2009). Un collagene articolatorio lasso permette di iper-estendere, ad esempio, il braccio. Chi mostra movimenti più “snodati” della media dovrebbe tenersi sotto controllo periodico perché presenta un maggior rischio di sviluppare miopia.

Troppe ore su telefonino e tablet fanno peggiorare la miopia?

In linea di massima l’uso di dispositivi elettronici da vicino non è in grado di comportare la comparsa di una miopia ma, in soggetti predisposti, può causare affaticamento visivo e secchezza oculare. È dimostrato che il lavoro in ambienti poco illuminati ed il prolungato impegno visivo con caratteri molto piccoli può comportare il peggioramento della miopia già presente.

Approcci alternativi

I difetti di vista, e in particolare la miopia, hanno una ricca storia di affermazioni fasulle riguardanti le loro presunte “cure”. La maggior parte dei manualetti di “medicina alternativa” sulla miopia (es., il “metodo Bates”) hanno a che fare con la riduzione del difetto di vista in soggetti che già presentano tali condizioni (Bates, 1920). Anche quando vengono proposti scenari suggestivi, non esiste una cura per i difetti di vista. La miopia si forma perché l’occhio cresce troppo in lunghezza e non esiste un metodo per ridurre anatomicamente un bulbo oculare.

Il web è pieno di false informazioni e, nel corso degli anni, c’è stata così tanta disinformazione che alcuni professionisti sono ormai scettici nei confronti di qualsiasi novità in questo ambito. Questo però peggiora la situazione perché ai pazienti viene offerta solo una possibile opzione (mettere gli occhiali) e, quando la loro vista peggiora, si mettono alla ricerca di “cure” che li allontanano dai trattamenti scientificamente testati. Tra le “cure” più fantasiose ricordiamo i programmi di miglioramento della vista, i manuali di auto-aiuto, varie tabelle “esoteriche”, diete miracolose, i filtri colorati o tutti gli altri armamentari in vendita sul web. Negli ultimi anni sono saliti alla ribalta gli occhiali a fori stenopeici i quali, invece di ridurre la miopia, riducono il campo visivo e peggiorano la sensibilità al contrasto e la percezione di profondità (Kim, Par & Chun, 2014).

Training visivo optometrico

Questo metodo è molto efficace per il trattamento delle disfunzioni visive (es. insufficienza di convergenza, inerzia accomodativa, ecc.) e può ridurre alcuni fattori di rischio per la miopia, come il defocus retinico causato da una errata focalizzazione da vicino. Il training può migliorare la sensazione di nitidezza nei pazienti ed aumentare la loro acuità visiva da lontano (Gallaway et al., 1987) ma non riduce la miopia. Infatti, attraverso l’allenamento fisico si può diventare più forti, più veloci, più resistenti ma non più alti di statura. Allo stesso modo, con questo trattamento optometrico possiamo migliorare l’efficienza visiva ma non accorciare l’occhio e ridurre la miopia (Gilmartin, Gray & Winn, 1991; Sivak, 2012).

La chirurgia della miopia

L’ambito chirurgico è di competenza esclusiva del medico specialista e a lui è bene riferirsi per tutte le informazioni riguardanti questo trattamento. Ciò detto, il candidato alla chirurgia refrattiva deve essere consapevole che neanche questo intervento guarisce dalla miopia. Le tecniche chirurgiche, che oggi utilizzano vari tipi di laser, modificano la refrazione dell’occhio e compensano il difetto di vista presente in modo da ripristinare una migliore nitidezza della visione. Proprio come fanno occhiali e lenti a contatto, questo trattamento interviene sugli effetti della miopia e non sulle sue cause.

Anche una volta operato, l’occhio non smette di essere miope; semplicemente l’intervento riduce o elimina lo sfuocamento presente. Pertanto i rischi di progressione del difetto e/o la probabilità di insorgenza di patologie oculari associate alla miopia (es., distacco della retina, glaucoma, ecc.) non diminuiscono e restano più elevati rispetto ai soggetti non miopi.

Cosa possiamo fare a casa?

  • Fuori dall’orario scolastico, i bambini non dovrebbero trascorrere più di tre ore al giorno su attività da svolgere da vicino, come la lettura, i compiti o il tempo davanti agli schermi;
  • Quando utilizzano un computer, assicuratevi che lo schermo sia posizionato correttamente per evitare l’affaticamento visivo e fate fare pause ogni 20 minuti guardando lontano per almeno 20 secondi;
  • La luce bluastra di tablet e telefoni può influire sul sonno: non ci sono ancora linee guida su quanto limitare il tempo totale trascorso da un bambino sui dispositivi elettronici, ma questi dovrebbero essere evitati nelle tre ore prima di andare a letto;
  • Lo sport o il gioco all’aperto per 90-120 minuti al giorno possono ridurre il rischio di miopia (Sherwin et al., 2012; French, Ashby & Morgan, 2013). La partecipazione ad attività effettuate al chiuso (es. giocare a basket in una palestra) non offrono una buona protezione; gli studi indicano che l’attività dovrebbe coinvolgere l’esposizione alla luce solare e la focalizzazione di oggetti distanti (es. andare in bicicletta all’aperto). Insomma, fate giocare i bambini all’aria aperta invece di guardare la TV o i tablet.
  • Modificare opportunamente l’ambiente visivo dei bambini può impedire la crescita assiale dell’occhio (Franklin & Logan, 2018; Logan, 2018).

Fonti

  • Bates W.H (1920). The Cure of Imperfect Sight by Treatment Without Glasses. New York: Press of Thos. B. Brooks, Inc.
  • Franklin K.J., Logan N.S. (2018). Daily Light exposure in Myopic and Non-Myopic UK Children. Investigative Ophthalmology & Visual Science, 59(9), 3391-3391.
  • French A.N., Ashby R.S., Morgan I.G. (2013) Time outdoors and the prevention of myopia. Exp Eye Res; 114: 58-68.
  • Gallaway M., Pearl S.M., Winkelstein A.M., Scheiman M. (1987). Biofeedback training of visual acuity and myopia: a pilot study. American Journal of Optometry and Physiological Optics, 64(1), 62-71.
  • Gilmartin B., Gray L.S., Winn B. (1991) The amelioration of myopia using biofeedback of accommodation: a review. Ophthalmic Physiol Opt; 11(4): 304-13.
  • Logan N.S. (2018). Update on myopia control research.  European Academy of Optometry and Optics & OCCSEE congress, Pula (HR)
  • Kim W.S., Par, I.K., Chun Y.S. (2014). Quantitative analysis of functional changes caused by pinhole glasses. Investigative ophthalmology & visual science, 55(10), 6679-6685.
  • Sherwin J.C., Reacher M.H., Keogh R.H., et al. (2012) The association between time spent outdoors and myopia in children and adolescents: A systematic review and meta-analysis. Ophthalmology; 119(10):2141-51.
  • Sivak J. (2012) The cause(s) of myopia and the efforts that have been made to prevent it. Clin Exp Optom; 95(6):572-82.
  • Yang Y., Li X., Yan N., Cai S., Liu X. (2009). Myopia: A collagen disease? Medical hypotheses, 73(4), 485-487.


Paolo Tacconella

Dr. Paolo Tacconella
paolo.tacconella@visivamente.org
www.visivamente.org

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